Il Decreto Lgs 102/14 stabilisce, allineandosi alla direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, l’obbligo di diagnosi energetica per le grandi imprese e le imprese energivore.
Quella che sembra solo l’ennesima imposizione legislativa, in realtà rappresenta per le aziende una preziosa opportunità: una valutazione dei consumi volta alla ricerca di soluzioni per il risparmio energetico.
Un’efficace diagnosi consente, infatti, la riduzione dei consumi energetici e avvia un processo di miglioramento continuo attraverso l’adozione di politiche di corretto uso dell’energia e degli investimenti.
Cos’è la Diagnosi Energetica
La diagnosi energetica è un’indagine sistematica e approfondita dei consumi energetici di un’impresa. Consente di individuare sprechi o anomalie di gestione e favorisce la pianificazione di adeguati interventi di miglioramento.
Attualmente è obbligatoria per le imprese energivore (imprese a forte consumo di energia – uguale o superiore a 2,4 GWh – iscritte nell’elenco annuale stilato dalla Cassa Conguaglio per il settore elettrico fino al 2017); le nuove imprese energivore, rientrate nell’agevolazione del Mise nel 2018 e aventi consumi uguali o superiori a 1,0 GWh con un’incidenza del costo energetico su fatturato e/o VAL (Valore Aggiunto Lordo) e per le grandi imprese (aziende con più di 250 dipendenti, il cui fatturato annuo superi i 50 milioni di euro e il cui totale di bilancio annuale superi i 43 milioni di euro.)
Ma se la diagnosi energetica fosse un’OPPORTUNITÀ?
Una diagnosi energetica ben fatta fornisce all’impresa maggiore CONSAPEVOLEZZA su dove, come e perché consuma.
Implementando gli interventi di gestione o progettazione individuati è possibile:
- ottenere benefici economici (risparmi in bolletta);
- migliorare le condizioni di lavoro degli operatori;
- ottimizzare la gestione delle risorse disponibili e la manutenzione degli impianti;
- conseguire vantaggi produttivi e ambientali;
- scoprire nuove tecnologie.
“INVECE DI UN COSTO DIVENTA UN’OPPORTUNITA’ DI CRESCITA”
Ecco allora che invece di un costo la diagnosi diventa un’opportunità di crescita, per individuare gli sprechi e accrescere la propria competitività.
Migliora le tue PERFORMANCE
Un altro aspetto interessante è quello degli indicatori energetici: rapportando tra loro grandezze complesse (es. consumi e produzione) si individuano degli indici in grado di confrontare l’efficienza di un azienda con il mercato o delle diverse macchine installate.
La diagnosi, la valutazione delle soluzioni di efficientamento e gli indicatori saranno tanto più efficaci quanto basati su dati certi: l’installazione di un sistema di monitoraggio contestualmente o a valle della diagnosi consente all’impresa di definire e tenere sotto controllo nel tempo le performance energetiche.
Monitoraggi condotti in altri Paesi europei mostrano come le organizzazioni con un sistema di gestione energetico risultino costantemente più performanti di diversi punti percentuali rispetto a chi non ce l’ha.
Le 5 fasi della diagnosi energetica
Scegliere la diagnosi energetica per la propria azienda significa di fatto sottoporla a 5 fasi necessarie per il conseguimento dei risparmi energetici e dell’ottimizzazione delle risorse aziendali.
Per la tua Diagnosi Energetica obbligatoria affidati alla nostra esperienza
La Diagnosi richiede operatori preparati che abbiamo:
- COMPETENZE TECNICHE E TEORICHE TRASVERSALI
- ESPERIENZA E CASI DI SUCCESSO REALI
- CAPACITÀ DI RAPPORTARSI EFFICACEMENTE AL MANAGEMENT AZIENDALE
Un bravo consulente è in grado di cogliere, con l’aiuto dei tecnici dell’impresa, l’essenza dei processi analizzati e proporre soluzioni efficaci.
Per le aziende obbligate la scadenza per la Diagnosi energetica è il 5 dicembre 2019.
I nostri ingegneri eseguono una valutazione personalizzata al fine di indicare alle imprese gli interventi più convenienti.
Inoltre, per avere sempre sotto controllo le performance energetiche delle aziende, dopo la diagnosi ci occupiamo anche dell’installazione di un sistema di monitoraggio energetico.
Chi non rispetta l’obbligo o presenta una documentazione non conforme rischia una sanzione che va da 2.000 a 40.000 €
