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Capacity Market: un nuovo onere in bolletta

A partire dal 01/01/2022 la spesa energetica dell’industria dovrà confrontarsi con l’impatto di nuovi oneri per il finanziamento del progetto “Capacity Market” (Mercato della Capacità MdC).

Il Capacity Market è il meccanismo di cui il nostro Paese si è dotato per trovare una soluzione al problema dell’adeguatezza delle risorse e per gestire in sicurezza la transizione verso un sistema a basse emissioni, garantendo che in ogni momento la domanda di energia elettrica sia soddisfatta da un adeguato livello di capacità di generazione con risorse sempre disponibili per coprire le punte di carico in ogni area della rete ed evitare così dei blackout

Come anticipa la stessa l’espressione, si tratta di un nuovo mercato: negli anni, ci siamo abituati al confronto con i mercati a lungo termine e con il Mercato del Giorno Prima (MGP), il Mercato Infra-giornaliero (MI) e il Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD): il Mercato della Capacità si aggiunge a quelli appena menzionati.

Il meccanismo del capacity market oltre a mettere in campo diverse misure che assicurano la sicurezza del sistema e l’approvvigionamento di energia elettrica, con risorse sempre disponibili, definisce anche una remunerazione dedicata per quegli impianti di generazione elettrica che si impegnano a mantenere e a mettere a disposizione del sistema, in caso di necessità, della capacità.

In che cosa consiste il meccanismo di remunerazione?

Il meccanismo consiste nell’indizione di aste concorrenziali dove – su base volontaria – gli operatori di mercato offrono la loro capacità produttiva (MW) a un acquirente centralizzato, Terna, che si approvvigiona della quantità di risorse necessarie a garantire l’adeguatezza del sistema.

Il meccanismo prevede una remunerazione della potenza flessibile. In parole semplici i grandi impianti di produzione verranno pagati per la loro disponibilità a produrre energia in caso di necessità o in alternativa gli operatori della gestione della domanda saranno remunerati per la disponibilità a ridurre i consumi.
In teoria lo strumento è aperto sia agli impianti termoelettrici a gas, sia a fonti rinnovabili, come ad esempio gli idroelettrici a pompaggio o con un sistema di accumulo.

 

Impatto sul Consumatore Finale: imprese e famiglie
 

I costi sostenuti da Terna per l’approvvigionamento di capacità saranno applicati a tutti gli utenti del dispacciamento (fornitori di energia elettrica) e ribaltati ai consumatori finali.

In particolare, l’effetto economico di questa nuova componente sarà particolarmente rilevante nelle cosiddette 500 ore di picco, definite annualmente da Terna.

Facendo seguito alla Delibera 566/2021/R/eel Terna ha pubblicato i corrispettivi unitari a copertura dell’onere netto di approvvigionamento della capacità per l’anno di consegna 2022. Ricordiamo che tali valori sono differenziati per le ore di picco (500 ore annuali in cui è più probabile che si verifichino situazioni di inadeguatezza del sistema elettrico) e ore non di picco (le restanti ore annuali). Nello specifico vengono fissati i seguenti valori:

o             corrispettivo unitario per le ore di picco del sistema elettrico: 39,799 €/MWh;

o             corrispettivo unitario per le ore diverse dalle ore di picco del sistema elettrico: 1,296 €/MWh;

Tra l’altro questi valori così importanti riguardano i clienti con contatore ORARIO (>= 55 kW di potenza disponibile) per tutti gli altri è lasciata mano libera ai singoli venditori del Mercato Libero.

Con la delibera 638/2021/R/eel l’Autorità ha provveduto a pubblicare il corrispettivo mercato della capacità ponendolo pari a:

maggior tutela: 0,8280 c€/kWh;

tutele graduali e offerte PLACET:

¬ 0,9861 c€/kWh per il mese di gennaio 2022;

¬ 0,9116 c€/kWh per il mese di febbraio 2022;

¬ 0,3160 c€/kWh per il mese di marzo 2022;

  • i corrispettivi unitari di capacità relativi al servizio di salvaguardia per il 1° trimestre 2022:
    • gennaio 2022: 7,778 €/MWh;
    • febbraio 2022: 7,265 €/MWh;
    • marzo 2022: 2,851 €/MWh.

Secondo la delibera Arera 566/2021 le modalità di esposizione del corrispettivo nelle fatture dei clienti del mercato libero potranno essere definite autonomamente da ciascun venditore a condizione che ne venga data indicazione nella “guida alla lettura della bolletta”.

Si riporta di seguito un esempio di applicazione dell’onera nella fattura di Gennaio 2022. Come visibile risulta fra le voci più onerose dei costi di dispacciamento.

QUALI SONO LE ORE PIU COSTOSE E QUALI SOLUZIONI DI RISPARMIO ENERGETICO ADOTTARE

CALENDARIO ANNO 2022 – CAPACITY MARKET ORE DI PICCO – Scalise Energy Consulting

Corrispettivi Unitari A Copertura Degli Oneri Netti Di Approvvigionamento Della Capacità

Essendo l’incidenza dell’onere Capacity Market estremamente rilevante nelle ore di picco ed essendo queste distribuite in maniere NON omogena nel mese e nell’anno è indispensabile per gli utenti che hanno possibilità di programmazione dei propri consumi quello di prendere visione delle ore di picco limitando il più possibile l’utilizzo di energia in queste ore.

ALCUNE NOSTRE CONSIDERAZIONI SULL’ONERE CAPACITY MARKET

La Delibera 566/2021/R/ELL prevede che: “in relazione al mercato libero, nel rispetto del principio di libera contrattazione del prezzo tra le parti, l’Autorità non interviene a disciplinare le modalità di determinazione dei corrispettivi applicati ai clienti, limitandosi ad approntare strumenti informativi atti a garantire la massima comprensione del cliente circa le condizioni applicategli”

Questo articolo aprirà quindi una finestra sulla negoziabilità se pur parziale di questi oneri per i prossimi contratti di fornitura.

La Delibera 566/2021/R/ELL inoltre “non prevede specifici obblighi circa le modalità di rappresentazione in fattura delle singole voci di costo; pertanto, gli esercenti il servizio saranno liberi di adottare le modalità di esposizione che risultano compatibili con i propri sistemi di fatturazione”

Quindi la verifica della fattura nel suo dettaglio risulta sempre più importante per evitare di pagare corrispettivi non dovuti o non applicati correttamente.

 

Scalise Consulting è al fianco delle imprese per qualsiasi confronto ed approfondimenti su questa materia.

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