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Esenzione accise sull’energia elettrica, opportunità per le imprese italiane.

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Energia

Esenzione delle accise per alcuni processi produttivi

Scopri quali sono le modalità, i vantaggi, i tempi e le regole dell’esenzione dalle accise, e calcola il risparmio che puoi ottenere.

Fra i costi legati all’attività di un’impresa si tende alle volte a trascurare quelli dovuti ai consumi energetici degli impianti. Negli ultimi anni c’è stata una forte sensibilizzazione verso il risparmio energetico, con la promozione e l’incentivazione di interventi volti all’efficientamento e all’ottimizzazione dei consumi (vedi articolo incentivi fotovoltaico).

Ma fra le opportunità disponibili alle imprese ve ne sono alcune poco note, che consentono di risparmiare senza dover intervenire sugli impianti. In questo articolo si parlerà di esenzione delle accise sull’energia elettrica.

Il costo dell’energia elettrica, come siamo abituati a vedere in bolletta, dipende da diverse voci. Fra queste sono presenti le accise, ossia delle imposte da versare allo Stato. Il Testo Unico delle Accise (D.Lgs 504/1995), ossia la legge in vigore in materia di accise, riconosce un particolare trattamento fiscale per i prodotti energetici (e quindi l’energia elettrica) utilizzati in determinate attività, ossia per processi:

  • Mineralogici
  • Metallurgici
  • Di riduzione chimica

Avremo quindi che imprese impegnate nel settore della fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi oppure nel settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo possono richiedere l’esenzione del pagamento delle accise gravanti sull’energia elettrica per i consumi relativi ai processi produttivi legati al settore.

In poche parole quindi le attività che si occupano della lavorazione di minerali, vetro o metallo possono risparmiare in bolletta. Tali attività sono classificate secondo i seguenti codici ATECO:

Lista delle attività che possono usufruire dell’esenzione accise

23 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI

23.1 Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro

23.2 Fabbr. di prodotti ceramici non refrattari, non destinati all’edilizia e di prodotti ceramici refrattari

23.3 Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti

23.4 Fabbricazione di mattoni, tegole ed altri prodotti per l’edilizia in terracotta

23.5 Produzione di cemento, calce, gesso

23.6 Fabbricazione di prodotti in calcestruzzo, cemento o gesso

23.7 Taglio, modellatura e finitura di pietre ornamentali e per l’edilizia

23.8 Fabbricazione di altri prodotti in minerali non metalliferi

24 METALLURGIA

24.1 Siderurgia

24.2 Fabbricazione di tubi

24.3 Altre attività di prima trasformazione del ferro e dell’acciaio

24.4 Produzione di metalli di base non ferrosi

24.5 Fonderie

Quanto si risparmia con l’esenzione accise?

L’accisa ha un costo pari a 0,0125 €/kWh. Il risparmio ovviamente dipende dai consumi dell’impianto, essendo l’accisa una tassa sul consumo. Più l’impianto è grande e articolato, oppure maggiori sono le ore di funzionamento, maggiore sarà il consumo, e quindi il risparmio. Come già detto sono esenti da accise i consumi relativi al processo produttivo, ossia di tutti quei macchinari e dispositivi utili ad ottenere il prodotto finale. Vanno esclusi ad esempio uffici e illuminazione. Generalmente l’esenzione riguarda oltre il 90% delle accise pagate.

Per avere un’idea dell’entità del risparmio è sufficiente prendere una fattura dell’energia elettrica, cercare le accise nel riquadro delle imposte e controllare quanto è stato pagato in quel mese.

Mediamente le accise costituiscono il 5-7% dell’intera bolletta. Per grandi processi produttivi il risparmio supera le decine di migliaia di euro l’anno.

Un’ulteriore agevolazione è costituita dal recupero delle accise versate nei 24 mesi precedenti la richiesta di esenzione. Ciò vuol dire che l’agevolazione è retroattiva, e si ha la possibilità di ottenere un rimborso consistente, considerando che si tratta di due anni di consumo.

Caso esempio:

Un’attività spende 20.000 € al mese di energia elettrica, consumando circa 80.000 kWh e di accise pagherà quindi 1.000 € al mese. Di queste il 90% è soggetto ad esenzione, quindi andrà a risparmiare 900 € al mese.

Richiedendo l’esenzione si avrà un risparmio annuale di 10.800 €, e si otterrà un rimborso di 21.600 €.

Come si ottiene l’esenzione accise?

L’esenzione si può ottenere presentando la richiesta, corredata di documentazione tecnica, agli enti preposti. La documentazione va firmata da un tecnico abilitato.

Se sei interessato, puoi raggiungerci per chiarimenti inserendo i dati dell’attività:


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Tipologia attività
Consumo annuo
 
 

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